Guerra Italia-Turchia - 1911-1912
Carta
dell'epoca, rappresentante gli schieramenti dei due eserciti durante la
guerra fra l'Italia e la Turchia, per la conquista da parte dell'Italia
della Libia, allora sotto il dominio Turco Ottomano. La guerra
espansionistica dell'Italia iniziņ con il pretesto di violenze subite
da cittadini Italiani in Tripolitania e Cirenaica il 29 Settembre del
1911. L'Italia mobilita l'esercito la marina e l'aviazione, con la
quale effettua i primi bombardamenti della storia dell'aviazione,
lanciando granate dai suoi aerei sulle truppe nemiche. Oltre agli
aerei, durante la guerra italo-turca per la conquista della Libia
l'Italia utilizza il dirigibile N2 progettato da Arturo Crocco,
ribattezzato P2, per compiere ricognizioni su Tripoli effettuando anche
i primi bombardamenti aerei della storia. Si tratta del primo effettivo
impiegno militare di un aeromobile. Successivamente verrano
riutilizzati nella 1° grande guerra dalle varie nazioni coinvolte.
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Bombardamento delle postazioni turche con granate (da aerostati.it) Foto di Luca Comerio.
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L'esercito
con al comando il Gen. Carlo Caneva si mobilita con 40.000 uomini, la
contrapposizione turca č di circa il doppio di effettivi, ma il 5
Ottobre il Gen. Caneva occupa Tripoli e poi Bengasi, il 23 dello stesso
mese una controffensiva turca tenta di riprendere le posizioni ma viene
respinta,
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Lo sbarco della Regia Marina sulle spiagge di tripoli |
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Soldati della Regia Marina combattono alle porte di tripoli |
La
guerra ebbe momenti altamente brutali: fu il caso della strage di
Sciara Sciatt (23 ottobre 1911), dove 250 bersaglieri vennero
catturati, evirati e decapitati; inoltre i Turchi usarono pallottole
deformabili (o dum dum) e non esitarono a sparare sulla Croce Rossa. La
risposta italiana fu dura, ma rimase sempre entro i limiti delle
convenzioni internazionali sulla guerra, senza quindi giungere agli
eccessi barbarici degli avversari, che cercavano di terrorizzare
l’avversario, di spargere tra i militari occidentali un senso di
insicurezza e di isolamento, aumentando la diffidenza del corpo di
spedizione nei confronti dei locali e creando un solco di odio tra
arabi e italiani. l'Italia inizia una operazione navale nel mar Egeo,
impedendone i rifornimenti di armi e uomini, arrecando gravi perdite
alla marina turca, bombarda i fortini ai Dardanelli scontrandosi con la
marina turca nello stretto nel cuore della Turchia. Contingenti
italiani sbarcano a Rodi occupando le 12 isole di Stampalia
"Dodecanneso" alle porte della Turchia.
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Batteria di cannoni da 149 in azione nella difesa di Tripoli dopo la sua conquista (Obice) |
Dopo
varie ed ulteriori vicende militari e l'insurrezione dei Balcani, la
Turchia stremata chiede la pace, firma il 19 Ottobre del 1912 il
trattato a Losanna, le terre del Nord Africa conquistate dall'Italia,
furono chiamate con il nome dato dai romani "Libia".
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Benigno Roberto Mauriello, La guerra italo-turca 1911-1912, Nuova Aurora, Prato 2011, p. 107 - |
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