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Clicca sull'immagine per ingrandirla - riferimenti GPS |
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Questo
è quanto avevo potuto vedere del collegio prima della partenza per
Tripoli, il cambiamento è enorme per quanto riguarda i dintorni dell'ex
collegio, oltre al cambiamento avvenuto fuori dai vecchi confini, i
cambiamenti sono avvenuti anche dentro la vecchia proprietà. Il
complesso contrariamente non ha subito cambiamenti strutturali
apparenti, oltre alla tinteggiatura esterna adesso di un bianco candido
con righe orizzontali dei cornicioni di un verde bandiera brillante che
richiama il verde del libretto di Gheddafi e della nuova bandiera della
Libia, dello stesso colore, sono le persiane. Originariamente il
complesso era di un crema molto chiaro con finestre color avorio e
persiane di un verde oliva, le righe dei cornicioni erano di un crema
più scuro, quasi cioccolato chiaro. La strada Tripoli-Sidi Masri che
passa davanti al collegio è adesso a doppia carreggiata con tre corsie
per senso di marcia, sono scomparsi i vecchi eucalyptus che si
trovavano sui bordi della strada, questi erano presenti quasi su tutte
le strade, facendo si che l'asfalto fosse in ombra, ora sono stati
tolti, forse per sicurezza dato l'intenso traffico gli alberi
richiederebbero una costante manutenzione per evitare caduta di rami
sul traffico. Il vecchio confine del campo di calcio è stato ridotto,
tagliato in diagonale da una strada di congiunzione a senso unico, come
si può vedere nella foto. Il muro di cinta fatto costruire in
sostituzione della vecchia rete circa nel 1963, è scomparso su tutto il
perimetro della proprietà, quello anteriore con i fregi a spina di
pesce dove erano situati i cancelli di accesso come si vede dalle foto,
è stato sostituito da una ringhiera.
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Clicca sull'immagine per vedere San Giuseppe nel 2010
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Sul
frontale della vecchia chiesa, spicca l'immagine del Rais, la città di
Tripoli ne è piena, tutte le costruzioni di una certa importanza si
fregiano della sua immagine, oltre ad incontrarla lungo le strade e
corsi cittadini in prossimità di incroci o rotatorie, tangenziale e
autostrada. Ho il rammarico di non aver avuto la possibilità di
visitare l'interno dell'ex collegio, quel mattino presto come
intinerario avevo programmato di passare per Casa San Giuseppe, e poi
proseguire per Leptis Magna, non avevo pensato che il Venerdì è festa a
Tripoli come da noi la Domenica, e pertanto quando siamo arrivati con
il pulmino l'ex collegio era chiuso, pertanto ho potuto solo guardarlo
e fotografarlo dall'esterno. Grazie a Mario Anan nostro ex compagno di
Casa San Giuseppe, oggi posso inserire nel sito anche alcune immagini
dell'interno, lui ci era andato l'anno precedente a Tripoli, ha
visitato il collegio anche all'interno, ma essendo attualmente una
scuola professionle, non ha potuto visitarlo tutto perché era orario di
lezione, mi ha raccontato che scambiando informazioni con i professori
e gli studenti, ad un certo punto una ragazza gli ha chiesto che
significato avesse il rosone che si trova nell'atrio davanti alla porta
della ex chiesa, in cui è raffigurato lo Spirito Santo e sotto di lui
degli agnelli, gli ha spiegato il significato che ha per noi cristiani,
ne sono rimasti piacevolmente sorpresi, il rosone è ancora lì, mentre
l'altare è stato coperto con dei pannelli in cartongesso, pertanto non
è visibile, anche perché la ex chiesa viene usata per altri scopi.
Tutto questo nell'Ottobre del 2010, oggi tutto è cambiato di nuovo,
come tutti sapete, il 17 Febbraio 2011 sono iniziate le proteste anti
Rais in Cirenaica, per poi espandersi in tutto il territorio libico.
Come nel lontano 1970, ma questa volta però è toccato al Rais lasciare
tutto quello che possedeva, purtroppo anche la vita il 20 Ottobre 2011,
questo era evitabile, come nel lontano 1970, bastava il buon senso, la
storia si ripete sempre, ma non apprendiamo mai la lezione che ogni
volta ci insegna. Abbiamo avuto una occasione per ritornare, e abbiamo
fatto bene a prenderla, perché 4 mesi dopo non sarebbe stato più
possibile, oggi la situazione è instabile ed è abbastanza rischioso
ritornare in quei luoghi, c'è da sperare che nei prossimi anni arrivino
ad una democrazia senza scivolare nel fondamentalismo, sempre presente
nei paesi arabi, spero che questo non accada in special modo al popolo
libico.
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